In breve

Una rivelazione recente ha finalmente fatto luce sulla vicenda scottante che ha riguardato Philip Morris International (PMI) e l’Università di Zurigo (UZH).

La vicenda risale a un periodo in cui l’industria del tabacco stava vivendo un clima teso a livello globale. Nel 2011, l’Australia ha introdotto il pacchetto di sigarette neutroa, ma le multinazionali del tabacco hanno continuato ad opporsi alla misura e l’industria del settore ha intentato diversi processi contro i Paesi che intendevano introdurla. Per vincere i processi e impedire che la misura si espandesse ad altri Paesi, PMI doveva dimostrare che non era efficace per ridurre il tabagismo.

È in questo contesto molto delicato che, nel 2013, l’UZH ha accettato di firmare un contratto che coinvolgeva uno dei suoi rinomati ricercatori, il professor Michael Wolf, in un progetto di ricerca concernente l’efficacia del pacchetto neutro sulla prevalenza del tabagismo in Australia. Il team di ricerca ha pubblicato due articoli, non sottoposti a revisione paritariab, che «dimostravano» l’inefficacia del pacchetto neutro. Nonostante le immediate critiche della comunità scientifica, il rettore dell’Università ha negato qualsiasi coinvolgimento, se non finanziario, di PMI nel processo di ricerca. In questo modo, l’istituto zurighese ha conferito a PMI la «credibilità scientifica» di cui aveva assolutamente bisogno per far tornare l’Australia sui suoi passi e impedire l’introduzione del pacchetto neutro in altri Paesi.

Tuttavia, come già suggerito all’epoca da numerosi studi preliminari, il pacchetto neutro si è poi rivelato uno strumento efficace nella lotta al tabagismo, ed è stato finora introdotto in 42 Paesi.

Ad oggi, a dieci anni dalla firma del contratto, i fatti sono inconfutabili. Pascal Diethelm, presidente dell’associazione contro il tabagismo OxySuisse, ha recentemente messo mano a un allegato del contratto di ricerca e dimostrato che l’UZH ha venduto la sua libertà accademica alla società di tabacco, compromettendo seriamente la sua integrità scientifica e deontologica. Alla luce di questo risvolto, l’Università dovrebbe finalmente rimuovere dal suo sito gli articoli incriminati e avviare una vera e propria indagine.

Questo caso mostra ancora una volta come qualsiasi collaborazione con l’industria del tabacco è fondamentalmente in contrasto con i valori accademici e con la tutela della salute pubblica.

01. Ricercatori, rettore e industria del tabacco: un sistema fraudolento

Il 16 luglio 2013, Philip Morris International (PMI) e l’Università di Zurigo (UZH) hanno firmato un contratto di ricerca che impegnava quest’ultima a condurre uno studio sull’efficacia del pacchetto neutro sulla prevalenza del tabagismo in Australia,1 misura in vigore dal dicembre 2012 malgrado le proteste di PMI e dell’industria del tabacco in generale.

Dallo studio sono scaturiti due articoli, pubblicati sul sito web dell’UZH nel 2014.2,3 I due autori, Michael Wolf e Ashok Kaul, hanno concluso che la loro analisi statistica non ha permesso di dimostrare l’efficacia del pacchetto neutro sulla riduzione del tabagismo. Questi due articoli sono stati subito sbandierati da PMI come prova dell’inefficacia del pacchetto neutro.4,5,c

Dalla loro pubblicazione, la metodologia e l’etica di questi due articoli hanno suscitato critiche accese da parte di diversi organismi di salute pubblica.6,7 Gli errori metodologici sono descritti in numerosi studi indipendenti,8-10 notamment celles des chercheurs Pascal Diethelm et Timothy Farley dans leurs réanalyses des données australiennes en 2015 et en 2017, montrant cette fois un effet du paquet neutre sur la réduction du tabagisme.11,12

Due professori rinomati al servizio dell’industria del tabacco

Lo studio dell’UZH è stato condotto da due ricercatori, i professori Wolf e Kaul. Wolf è professore di econometria e statistica applicata presso la facoltà di economia dell’UZH, mentre Kaul è professore di economia politica presso l’Università del Saarland in Germania. PMI si vantava del fatto che rinomati professori di prestigiose università avessero dimostrato l’inefficacia del pacchetto neutro.13 Facendo leva su questa argomentazione, PMI e altre società di tabacco hanno divulgato i risultati dello studio su vasta scala.

Tuttavia, è emerso che questi due professori, come pure gli altri due membri del team di ricerca, lavorano per l’istituto di consulenza Institute for Policy Evaluation (IPE), con sede in Germania. Kaul ne è persino il fondatore e il direttore. Un documento restato riservato fino a maggio 202314 ha rivelato che la società è di fatto il principale esecutore del progetto di ricerca, in quanto riceve due terzi dei fondi.

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Perché il ruolo di questo istituto è rimasto riservato? L’IPE ha svolto un ruolo importante nel procedimento legale contro l’Australia, durante il quale varie parti sostenevano che l’introduzione del pacchetto neutro violasse gli accordi dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC). In particolare, uno dei querelantidha incaricato l’IPE di produrre delle relazioni a sostegno della sua contestazione, anch’esse redatte da Kaul e Wolf. Si è inoltre scoperto che il querelante aveva ricevuto un sostegno finanziario da PMI in questa azione legale.15-17 Si può quindi presumere che l’IPE sia stato incaricato direttamente o indirettamente da PMI di effettuare la perizia necessaria.

Un conflitto di interessi coperto dal rettore

Nel 2015, Pascal Diethelm ha chiesto all’allora rettore dell’UZH, il professore Michael Hengartner, di rimuovere i due articoli dal sito web dell’istituto perché presentavano diversi aspetti problematici.18-20 L’UZH, tuttavia, non si è assunta le sue responsabilità e si è limitata a incaricare un esperto esterno di valutare gli articoli dei due professori, concedendogli accesso solo ai documenti di base ed escludendo dal mandato le questioni etiche e deontologiche.

In seguito a questa perizia esterna,21 l’UZH ha dichiarato che «le accuse di errori nei working paperse ono state smentite e, su raccomandazione dell’esperto, la direzione dell’istituto ha deciso di lasciare i documenti di base sul sito web della facoltà di economia […].».f, 22

Sospettando un’ingerenza di PMI nel processo di ricerca, Pascal Diethelm ha chiesto di poter accedere al contratto firmato tra l’UZH e PMI. Il contratto gli è stato inviato,23 tuttavia senza l’allegato ivi menzionato, il cui accesso, seppure richiesto, gli è stato negato con la seguente motivazione:

«L’allegato è semplicemente la proposta di ricerca. Non divulghiamo le proposte di ricerca dei nostri professori, perché contengono segreti commerciali, come per esempio i loro piani di ricerca per i prossimi anni. Si noti che questa è una prassi standard condivisa da quasi tutti gli istituti di formazione superiore (se non da tutti gli istituti dato che non conosco eccezioni)»g (Pr Michael Hengartner, rettore dell’UZH).

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Nel marzo 2023 Pascal Diethelm, incaricato dal Fondo svizzero per la prevenzione del tabagismo di documentare il caso, ha scritto all’UZH per ottenere tutti i documenti disponibili. Nel maggio 2023, circa dieci anni dopo l’inizio del caso, è stato sorpreso di scoprire che tra i documenti inviatogli dall’UZH figurava anche l’allegato che gli era stato precedentemente negato,24 un documento14, hche si rivelerà scottante poiché mostra come PMI avesse il controllo totale sul progetto di ricerca violando così palesemente il principio della libertà accademica.

02. Fatti schiaccianti

Qui di seguito sono riassunti gli aspetti principali contestati allo studio dell’UZH.

Impatto negativo sulle politiche di sanità pubblica

Condotto in un contesto di tensione internazionale per l’industria del tabacco, lo studio doveva «dimostrare» l’inefficacia del pacchetto neutro introdotto in Australia, al fine di vincere le varie cause legali intentate e impedire che altri Paesi seguissero l’esempio australiano.

Firmando il contratto di ricerca con PMI e conferendole così la «credibilità scientifica» necessaria, l’UZH si è schierata dalla parte dell’industria del tabacco in questi procedimenti, partecipando alla sua tattica di negare l’efficacia della misura per sabotare la sua attuazione nei Paesi favorevoli alle raccomandazioni delle autorità sanitarie internazionali.j

PMI aveva il controllo totale sulla ricerca

L’allegato al contratto tra l’UZH e PMI mostra chiaramente che quest’ultima aveva messo in atto dei meccanismi di controllo sul progetto di ricerca (tra virgolette sono riportati gli estratti di questo contratto e dell’allegato):

I ricercatori avevano indicato che gli obiettivi strategici a lungo termine della ricerca sarebbero stati definiti secondo i criteri seguenti:
« Quali sono gli sviluppi nella ricerca sul pacchetto neutro nella prevenzione del tabagismo che rappresentano una minaccia per gli interessi della PMI? »

I ricercatori coinvolti hanno sempre negato l’ingerenza della PMI nelle loro ricerche. Il 26 dicembre 2014, per esempio, il quotidiano Neue Zürcher Zeitung (NZZ) ha pubblicato un’intervista al professor Wolf dal titolo «Philip Morris non ha esercitato alcun influsso sul contenuto ».25,s In questo articolo Wolf sottolineava che la PMI non ha mai avuto accesso ai dati e che i ricercatori avevano goduto della piena libertà scientifica agendo sempre nel pieno rispetto della trasparenza. Secondo lui, «non c’è nulla di male nell’ottenere fondi esterni provenienti da aziende direttamente coinvolte nella ricerca, a patto che siano garantite la trasparenza del finanziamento e l’indipendenza della ricerca».t,25

Non sono stati dichiarati i conflitti di interessi dei ricercatori

I conflitti di interessi dei ricercatori non sono stati chiaramente menzionati in alcun documento pubblico. Tuttavia, come esposto precedentemente, si sa che Kaul era il fondatore e il direttore dell’IPE, l’istituto di consulenza partner di PMI, e che Wolf vi aveva lavorato in qualità di ricercatore.26 L’allegato classificato come confidenziale indica che l’IPE era il principale finanziatore del progetto, con un terzo dei fondi destinati all’UZH e i due terzi all’IPE. Si può quindi supporre che fosse stato siglato un contratto distinto tra PMI e l’IPE per questa seconda (e maggiore) parte.

Il secondo conflitto di interessi è cruciale: è impossibile accettare un mandato da parte di una società di tabacco su un tema di salute pubblica senza ritrovarsi - inevitabilmente - in una situazione di conflitto di interessi. La missione dei due professori, che è quella di difendere la conoscenza scientifica e di assumersi una responsabilità nei confronti della società, è sostanzialmente incompatibile con la difesa degli interessi della multinazionale del tabacco.

La posizione delle Nazioni Unite e dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) è chiara al riguardo: «Vi è un conflitto sostanziale e inconciliabile tra gli interessi dell’industria del tabacco e quelli della sanità pubblica».27-29

L’UZH ha venduto la sua indipendenza scientifica facendo da prestanome

Il fatto che tutto il team di ricerca lavorasse effettivamente per l’IPE e che i due terzi dei fondi fossero destinati a quest’ultimo indica che l’UZH fungesse semplicemente da prestanome per conferire un certo grado di credibilità al progetto di ricerca. L’allegato si conclude con l’osservazione seguente: «Nel caso improbabile che l’UZH non abbia intenzione di stipulare un contratto con la PMI, l’IPE si farà carico di tutti i servizi descritti nella proposta. In tale caso, la dotazione di personale, il progetto e il budget totale non subiranno cambiamenti.».u L’IPE era quindi disposto a riprendere l’intero progetto, con lo stesso budget e personale.

Se PMI avesse semplicemente commissionato all’IPE questo lavoro, i risultati sarebbero stati considerati come un altro studio prodotto da un ente asservente l’industria, con una credibilità scientifica praticamente nulla.

PMI aveva quindi necessità di far credere che lo studio era stato condotto da ricercatori seri e indipendenti. Il fatto che l’UZH, un istituto di fama internazionale,v abbia accettato di collaborare a questo progetto è stato quindi una manna dal cielo per PMI, che non ha perso occasione di sfruttare questo prestigio nelle sue comunicazioni, come dimostra per esempio un estratto della lettera di PMI a Michael Moore, direttore della Public Health Association of Australia, nel 2014: «Forse non ha avuto modo di leggere questo articolo pubblicato nella prestigiosa serie di working papers della facoltà di economia dell’Università di Zurigo [...]. Se avesse letto questo rapporto, pubblicamente accessibile, saprebbe che […] gli esperti non hanno trovato alcuna prova dell’efficacia del pacchetto neutro».w,30

« Forse non ha avuto modo di leggere questo articolo pubblicato nella prestigiosa serie di working papers della facoltà di economia dell’Università di Zurigo [...]. Se avesse letto questo rapporto, pubblicamente accessibile, saprebbe che […] gli esperti non hanno trovato alcuna prova dell’efficacia del pacchetto neutro »
Estratto della lettera di PMI a Michael Moore, direttore della Public Health Association of Australia, nel 2014.

I valori fondamentali di un’università comprendono l’integrità scientifica, la trasparenza e l’impegno verso la società, tutti valori, questi, che sono stati violati dalla collaborazione tra PMI e l’UZH.

Si noti inoltre che l’UZH ha presentato la proposta di progetto a PMI meno di tre mesi dopo che un gruppo di eminenti accademici e scrittori ha pubblicato l’«Appello internazionale per la tutela dell’indipendenza scientifica», in cui i 27 firmatari sottolineavano l’importanza di tutelare l’etica universitaria: «[…] è evidente che un’università pubblica non può compromettersi, attraverso una cooperazione o uno sponsoring, con istituzioni che l’opinione pubblica associa a scandali e a condotte poco conformi all’etica. Ciò nuocerebbe al credito di tutte le università e pregiudicherebbe l’indipendenza di ricercatrici e ricercatori, in particolare di coloro che vengono finanziati direttamente da tali istituzioni. In tal modo i ricercatori perderebbero il loro status di garanti di una scienza indipendente ed eticamente attenta.»31

I due articoli non sono stati pubblicati in una rivista sottoposta a revisione paritaria

Lo studio è stato pubblicato sul sito web dell’UZH senza essere stato verificato da esperti indipendenti. Tuttavia, la revisione da parte di pari indipendenti è una pratica standard nel mondo accademico e attesta la serietà di un articolo scientifico.

Quando nel marzo 2014 sono stati sentiti dal team della Chantler Review nel Regno Unito per valutare lo stato delle conoscenze sull’efficacia del pacchetto neutro, Kaul e Wolf avevano dichiarato che avrebbero pubblicato i loro risultati in una rivista sottoposta a revisione paritaria: «Abbiamo pubblicato tutti i nostri articoli in riviste sottoposte a revisione paritaria e pertanto non c’è motivo di fermarsi qui».x,32 Allora perché i loro articoli non stati pubblicati in una simile rivista? Gli autori non hanno mai comunicato i motivi precisi di questa mancata pubblicazione.

Lo studio presenta (numerosi) errori metodologici

Omissione di variabili spiegative

Nell’allegato al contratto, i ricercatori precisano che «è essenziale descrivere nel dettaglio la regolamentazione presa in esame e le altre misure politiche pertinenti adottate in precedenza. Se gli interventi politici sono combinati, è auspicabile disgiungere gli effetti di ciascuna misura. Come parte della fase 2, quindi, sulla base del materiale e delle informazioni di PMI, documenteremo gli interventi normativi per identificare i cambiamenti significativi del contesto normativo negli anni precedenti, compresi gli aumenti di tasse e prezzi e i cambiamenti nelle politiche di controllo del tabacco. Queste misure regolatorie saranno poi codificate in modo che le informazioni pertinenti possano essere incluse in un’analisi statistica».y Tuttavia queste variabili non sono state incluse nel modello statistico finale e gli autori non hanno motivato questa omissione, sebbene in seguito abbiano riconosciuto i punti deboli di tale procedura.

Dal canto loro, Farley e Diethelm hanno rianalizzato gli stessi dati, includendo questa volta anche le tre altre misure regolatorie adottate dall’Australia, ovvero l’aumento del prezzo del pacchetto di sigarette, il divieto di fumare nei locali pubblici e l’utilizzo di immagini scioccanti sui pacchetti. Il loro modello confuta chiaramente i risultati di Wolf e Kaul, mostrando un’efficacia statisticamente significativa del pacchetto neutro. I loro risultati sono stati pubblicati nel 2015 e 2017 nella rivista sottoposta a revisione paritaria Tobacco Prevention and Cessation33,34 e utilizzati come riferimento principale nella revisione sistematica Cochrane del 2017 relativa alla «concezione di un pacchetto di sigarette finalizzato a ridurre il tabagismo», che esclude gli studi di Wolf e Kaul per ragioni metodologiche.35

Wolf e Kaul non hanno seguito il loro protocollo di ricerca, come sarebbe stato perfettamente logico. Se lo avessero fatto, avrebbero ottenuto un risultato contrario agli interessi del loro finanziatore, il che fornisce una spiegazione plausibile per questo cambio di strategia.

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Mancanza di autocritica

Gli autori dei due articoli non mettono mai in discussione la metodologia utilizzata nel loro studio, nonostante le sue numerose lacune, ma al contrario la presentano come il miglior approccio possibile. Le lacune metodologiche avrebbero dovuto essere almeno discusse in entrambi gli articoli, come è normale prassi per qualsiasi pubblicazione scientifica di qualità.

Modello statistico inadeguato

Per il loro studio i ricercatori si sono basati sull’ipotesi che il tabagismo diminuisse in modo lineare. Tuttavia l’ipotesi è infondata, come mostrano altri studi come quelli di Wakefield et al., pubblicati nel 2008 e 2014.36,37

Scarsa potenza statistica

Il modello utilizzato dai due ricercatori mancava decisamente di quella che gli statistici chiamano «potenza»: le loro analisi non sono riuscite a stabilire un’efficacia significativa del pacchetto neutro.38-40

03. L’Università di Zurigo riconosce i suoi errori?

L’accaduto è grave e incompatibile con i principi fondamentali di etica e integrità scientifica. L’industria del tabacco ha nuovamente dimostrato di essere disposta a tutto pur di difendere i suoi interessi commerciali. Le istituzioni non sono ancora immuni alle sue manipolazioni. Si tratta ora di sapere se l’UZH si assumerà le sue responsabilità e ammetterà i propri errori. Questa faccenda ci ricorda che bisogna restare vigili e adottare misure urgenti per proteggere le istituzioni dall’ingerenza dell’industria, in particolare da quella del tabacco. Gli articoli dovrebbero essere rimossi dal sito web dell’UZH perché sono in realtà prodotti di PMI, che ha utilizzato l’istituto come vetrina di credibilità per le sue pubblicazioni.

Il caso del contratto tra l’UZH e PMI s’iscrive in una lunga e intensa attività dell’industria del tabacco volta a corrompere le conoscenze scientifiche, a insidiare dubbi sui pericoli del tabagismo e a confutare l’efficacia delle misure di sanità pubblica.

La vicenda mostra purtroppo la vulnerabilità delle istituzioni rispetto a interessi privati dannosi e richiede un dibattito e decisioni da parte delle autorità universitarie.

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04. Riferimenti

1 UZH (2013). Services Agreement between Philip Morris International management SA and The University of Zurich. 16 July 2013. Disponibile all’indirizzo : www.oxysuisse.ch/tnt/dossiers/04/files/20130716-contract-pmi-uzh.pdf o https://web.archive.org/web/20240207185557/https://www.oxysuisse.ch/tnt/dossiers/04/files/20130716-contract-pmi-uzh.pdf

2 Kaul, A. and Wolf, M. (2014a). The (possible) effect of plain packaging on the smoking prevalence of Australian minors: a trend analysis. Working Paper ECON 149, Department of Economics, University of Zurich. Disponibile all’indirizzo : www.econ.uzh.ch/apps/workingpapers/wp/econwp149.pdf o https://web.archive.org/web/20231121191554/https://www.econ.uzh.ch/apps/workingpapers/wp/econwp149.pdf

3 Kaul, A. and Wolf, M. (2014b). The (possible) effect of plain packaging on the smoking prevalence in Australia: a trend analysis. Working Paper ECON 165, Department of Economics, University of Zurich. Disponibile all’indirizzo : www.econ.uzh.ch/apps/workingpapers/wp/econwp165.pdf o https://web.archive.org/web/20231121191626/https://www.econ.uzh.ch/apps/workingpapers/wp/econwp165.pdf

4 Philip Morris International (2014a). Researchers Find No Evidence Plain Packaging ‘Experiment’ Has Cut Smoking. Media Center. Disponibile all’indirizzo : https://web.archive.org/web/20140602131825/http://www.pmi.com/eng/media_center/Pages/plain_packaging_experiment.aspx

5 IPE (2014). IPE Institute for Policy Evaluation: Research Released on Smoking Prevalence in Australia Following Plain Packaging. Disponibile all’indirizzo : https://web.archive.org/web/20160509035452/http://se38fd27fdc885bd7.jimcontent.com/download/version/1448906206/module/8738690094/name/Media%20Release%20-%20University%20of%20Zurich%20and%20Saarland%20Report%20-%20July.pdf.

6 NHS UK (2014). Plain cigarette packaging doesn’t work, says industry funded study. Disponibile all’indirizzo : www.nhs.uk/news/2014/03March/Pages/Plain-fags-packs-dont-work-says-industry-funded-study.aspx o https://web.archive.org/web/20140328105406/http://www.nhs.uk/news/2014/03March/Pages/Plain-fags-packs-dont-work-says-industry-funded-study.aspx

7 Cancer Council Victoria (2014). Comments on Kaul & Wolf “The (possible) effect of plain packaging on the smoking prevalence of minors in Australia: a trend analysis”. Disponibile all’indirizzo : www.cancervic.org.au/downloads/tobacco_control/2013/Cancer_Council_Victoria_comments_on_Kaul_Wolf.pdf o https://web.archive.org/web/20201001051919/https://www.cancervic.org.au/downloads/tobacco_control/2013/Cancer_Council_Victoria_comments_on_Kaul_Wolf.pdf

8 Laverty, A. A., Watt, H. C., Arnott, D., & Hopkinson, N. S. (2014). Standardised packaging and tobacco-industry-funded research. Lancet (London, England), 383(9926), 1384. https://doi.org/10.1016/S0140-6736(14)60499-2

9 Diethelm, P., & McKee, M. (2015). Tobacco industry-funded research on standardised packaging: there are none so blind as those who will not see!. Tobacco control, 24(e1), e113–e115. https://doi.org/10.1136/tobaccocontrol-2014-051734

10 Laverty, A. A., Diethelm, P., Hopkinson, N. S., Watt, H. C., & McKee, M. (2015). Use and abuse of statistics in tobacco industry-funded research on standardised packaging. Tobacco control, 24(5), 422–424. https://doi.org/10.1136/tobaccocontrol-2014-052051

11 Diethelm, P. A., Farley, T. M. (2015). Refuting tobacco-industry funded research: empirical data shows decline in smoking prevalence following introduction of plain packaging in Australia. Tobacco Prevention & Cessation, 1(November), 6. https://doi.org/10.18332/tpc/60650

12 Diethelm, P. A., Farley, T. M. (2017). Re-analysing tobacco industry funded research on the effect of plain packaging on minors in Australia: Same data but different results. Tobacco Prevention & Cessation, 3(November), 130. https://doi.org/10.18332/tpc/78508

13 Philip Morris International (2014b). Open Letter to Michael Moore, CEO, Public Health Association of Australia. Disponibile all’indirizzo: https://web.archive.org/web/20140626102310/http://www.pmi.com/eng/media_center/media_kit/Pages/open_letter_to_michael_moore.aspx

14 Wolf, M., Kaul, A. (2014). Project proposal: Intervention Analysis: the Effects of Plain Packaging for Tobacco Products on Smoking Behavior in Australia - A Quantitative Evaluation Applying Statistical Methods submitted to Philip Morris International (PMI), Lausanne on Wednesday, May 22, 2013: www.oxysuisse.ch/tnt/dossiers/04/files/20130522-wolf-and-kaul-project-proposal-to-pmi.pdf o https://web.archive.org/web/20240207190125/https://www.oxysuisse.ch/tnt/dossiers/04/files/20130522-wolf-and-kaul-project-proposal-to-pmi.pdf

15 Eckhardt, J., Holden, C., & Callard, C. D. (2016). Tobacco control and the World Trade Organization: mapping member states’ positions after the framework convention on tobacco control. Tobacco control, 25(6), 692–698. https://doi.org/10.1136/tobaccocontrol-2015-052486.

16 Levin M. (2012). As Nations Try to Snuff Out Smoking, Cigarette Makers Use Trade Treaties to Fire Up Legal Challenges. FairWarning. Disponibile all’indirizzo: www.fairwarning.org/2012/11/as-nations-try-to-snuff-out-smoking-cigarette-makers-use-trade-treaties-to-fire-up-legal-challenges/

17 Nebehay S. (2012). Australia says big tobacco aiding WTO challengers. Reuters. Disponibile all’indirizzo: www.reuters.com/article/2012/05/22/trade-tobacco-idUSL5E8GMHBW20120522 o https://web.archive.org/web/20120714033714/http://www.reuters.com/article/2012/05/22/trade-tobacco-idUSL5E8GMHBW20120522

18 OxySuisse (2015a). Request for retraction of two papers published on UZH website. Letter to Prof. Dr. Michael Hengartner, Rector, University of Zürich https://oxysuisse.ch/files/public/docs/20150129-oxyromandie-letter-to-rector-uzh.pdf o https://web.archive.org/web/20210414102435/https://oxysuisse.ch/files/public/docs/20150129-oxyromandie-letter-to-rector-uzh.pdf

19 OxySuisse (2015b). Annex - Errors and issues with Kaul and Wolf’s two working papers on tobacco plain packaging in Australia. Disponibile all’indirizzo: https://oxysuisse.ch/files/public/docs/20150129-oxyromandie-letter-to-rector-uzh-annex.pdf o https://web.archive.org/web/20210414120405/https://oxysuisse.ch/files/public/docs/20150129-oxyromandie-letter-to-rector-uzh-annex.pdf

20 OxySuisse (2015c). OxyRomandie demande à l’Université de Zürich de rétracter deux articles scientifiques. Disponibile all’indirizzo: https://oxysuisse.ch/node/51 o https://web.archive.org/web/20231223131635/https://oxysuisse.ch/node/51

21 Jann, B. (2015). Methodological Report on Kaul and Wolf’s Working Papers on the Effect of Plain Packaging on Smoking Prevalence in Australia and the Criticism Raised by OxyRomandie. University of Bern, Institute of Sociology. Disponibile all’indirizzo: www.econ.uzh.ch/static/wp/Jann-2015-03-10-Methodological-Report-on-Kaul-and-Wolf.pdf o https://web.archive.org/web/20160429005432/http://www.econ.uzh.ch/static/wp/Jann-2015-03-10-Methodological-Report-on-Kaul-and-Wolf.pdf

22 UZH (2015). Statement der UZH zum Expertenbericht von Prof. Ben Jann. Media Relations. 4 August 2015 Disponibile all’indirizzo: https://web.archive.org/web/20240115112844/https://www.oxysuisse.ch/files/public/docs/uzh/20150804-uzh-statement.pdf

23 UZH (2013). Services Agreement between Philip Morris International Management SA and The University of Zurich, pp. 1-12. 16 July 2013. Disponibile all’indirizzo: www.oxysuisse.ch/tnt/dossiers/04/files/20130716-contract-pmi-uzh-p-1-12.pdf o https://web.archive.org/web/20240207191801/https://www.oxysuisse.ch/tnt/dossiers/04/files/20130716-contract-pmi-uzh-p-1-12.pdf

24 Wolf, M., Kaul, A. (2014), ibid.

25 NZZ (2014). «Philip Morris hat keinen Einfluss auf die Inhalte genommen». Neue Zürcher Zeitung, 26 December 2014. Disponibile all’indirizzo: www.nzz.ch/zuerich/stadt-zuerich/philip-morris-hat-keinen-einfluss-auf-die-inhalte-genommen-ld.1045379 o https://web.archive.org/web/20231223232336/https://www.nzz.ch/zuerich/stadt-zuerich/philip-morris-hat-keinen-einfluss-auf-die-inhalte-genommen-ld.1045379

26 IPE Saarland (2016). IPE Research Network. Disponibile all’indirizzo: https://web.archive.org/web/20160131221140/http://www.ipe-saarland.de:80/english/research-network

27 OMS (2023). WHO and tobacco control partners urge countries not to partner or work with the tobacco industry. Comunicato stampa, 3 maggio 2023. Disponibile all’indirizzo: www.who.int/fr/news/item/03-05-2023-who-and-tobacco-control-partners-urge-countries-not-to-partner-or-work-with-the-tobacco-industry o https://web.archive.org/web/20230516100605/www.who.int/fr/news/item/03-05-2023-who-and-tobacco-control-partners-urge-countries-not-to-partner-or-work-with-the-tobacco-industry

28 Framework-Convention on Tobacco Control (2013). Guidelines for implementation of Article 5.3 of the WHO Framework Convention on Tobacco Control: Protection of public health policies with respect to tobacco control from commercial and other vested interests of the tobacco industry. Disponibile all’indirizzo: https://fctc.who.int/docs/librariesprovider12/default-document-library/who-fctc-article-5.3.pdf o https://web.archive.org/web/20211025062328/https://fctc.who.int/docs/librariesprovider12/default-document-library/who-fctc-article-5.3.pdf

29 Nazioni Unite (2011). Dichiarazione politica della riunione ad alto livello dell’Assemblea generale sulla prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili. A/66/L.1., par. 38. Disponibile all’indirizzo:https://digitallibrary.un.org/nanna/record/710899/files/A_66_L-1-FR.pdf?withWatermark=0&withMetadata=0&version=1®isterDownload=1 o https://web.archive.org/web/20231218045151/https://digitallibrary.un.org/nanna/record/710899/files/A_66_L-1-FR.pdf?withWatermark=0&withMetadata=0&version=1®isterDownload=1

30 Philip Morris International (2014b), ibid.

31 Zürcher Appell (2013). Appello internazionale per la tutela dell’indipendenza scientifica. Disponibile all’indirizzo: https://www.zuercher-appell.ch/pdf/Zuercher-Appell-fr.pdf o https://web.archive.org/web/20130309022231/https://www.zuercher-appell.ch/pdf/Zuercher-Appell-fr.pdf

32 Kaul, A., Wolf, M., Cox, C., Collis, J., Edwards, L. (2014). Meeting to discuss the analysis of smoking prevalence of minors in Australia. Disponibile all’indirizzo: https://web.archive.org/web/20160306142754/http://se38fd27fdc885bd7.jimcontent.com/download/version/1396858594/module/8677913694/name/transcript%2020%20march%202014%20kaul%20wolf.pdf

33 Diethelm, P. A., Farley, T. M. (2015), ibid.

34 Diethelm, P. A., Farley, T. M. (2017), ibid.

35 McNeill, A., Gravely, S., Hitchman, S. C., Bauld, L., Hammond, D., & Hartmann-Boyce, J. (2017). Tobacco packaging design for reducing tobacco use. The Cochrane database of systematic reviews, 4(4), CD011244. https://doi.org/10.1002/14651858.CD011244.pub2.

36 Wakefield, M. A., Durkin, S., Spittal, M. J., Siahpush, M., Scollo, M., Simpson, J. A., Chapman, S., White, V., & Hill, D. (2008). Impact of tobacco control policies and mass media campaigns on monthly adult smoking prevalence. American journal of public health, 98(8), 1443–1450. https://doi.org/10.2105/AJPH.2007.128991.

37 Wakefield, M. A., Coomber, K., Durkin, S. J., Scollo, M., Bayly, M., Spittal, M. J., Simpson, J. A., & Hill, D. (2014). Time series analysis of the impact of tobacco control policies on smoking prevalence among Australian adults, 2001-2011. Bulletin of the World Health Organization, 92(6), 413–422. https://doi.org/10.2471/BLT.13.118448.

38 Laverty, A. A., Watt, H. C., Arnott, D., & Hopkinson, N. S. (2014). Ibid.

39 “IPE’s statistical trend analysis lacked ‘power’ to detect meaningful changes in smoking prevalence.” in Australia (2015). First Written Submission of Australia. WTO. Disponibile all’indirizzohttps://www.dfat.gov.au/sites/default/files/australias-first-written-submission.pdf o https://web.archive.org/web/20220223124636/https://www.dfat.gov.au/sites/default/files/australias-first-written-submission.pdf

40 Diethelm, P. A., Farley, T. M. (2017). Ibid.

a Il pacchetto neutro (o plain packaging) è una misura di prevenzione del tabagismo che vieta l’uso di logo, colori, immagini di marca o informazioni promozionali sulle confezioni dei prodotti del tabacco, ad eccezione dei nomi delle marche e dei prodotti visualizzati in un colore e in uno stile di carattere standard.

b Nelle discipline scientifiche, la revisione paritaria si riferisce all’attività collettiva dei ricercatori che valutano criticamente il lavoro di altri ricercatori (i loro «pari»). Si parla anche di revisione tra pari o di peer-review.

c Si noti che l’autore di questo comunicato stampa firmato IPE è Ryan Sparrow, l’allora «Head of Regulatory Communications (Global)» di Philip Morris International a Losanna.

d La Repubblica Dominicana.

e I working papers sono gli studi dei due professori pubblicati sul sito web dell’UZH.

f «Für die Universität Zürich sind damit die Vorwürfe, die Working Papers seien fehlerhaft, entkräftet. Basierend auf der Empfehlung des Experten hat die Universitätsleitung beschlossen, die Working Papers auf der Website des Instituts für Volkswirtschaftslehre zu belassen […].»

g «The Annex is simply the research proposal. We do not hand out research proposals from our professors, as they contain trade secrets, including for example their research plans for the coming years. Please note that this is a standard policy that is shared by essentially all (perhaps even all -- I do not know of any exception) institutions of higher learning.»

h « Project Proposal: Intervention Analysis: the Effect of Plain Packaging for Tobacco Products on Smoking Behavior in Australia ».

i Nel 2015 i parlamentari britannici hanno finalmente votato a favore del pacchetto neutro. In seguito a questa decisione, PMI, British American Tobacco e Japan Tobacco International hanno intentato azioni legali contro il governo britannico per la perdita di guadagno prevista, per la violazione della proprietà intellettuale e per la violazione del diritto britannico ed europeo. Gli studi dell’UZH hanno costituito un elemento chiave della loro causa.

j Alla fine, l’industria del tabacco ha perso tutte le cause, ma il fatto che i Paesi coinvolti siano stati trascinati in procedimenti lunghi e costosi ha avuto un effetto dissuasivo su altri Paesi che stavano considerando l’adozione del pacchetto neutro.

k «Also, regular meetings of PMI team members and our team members, regular conference calls, and frequent email communication is inevitable for reaching our project goals.»

l «Which directions for future research are worth pursuing from a PMI point of view?»

m «Which developments in the tobacco control research on plain packaging (in Australia) pose a threat to the interest of PMI?»

n «Depending on the internal assessment of PMI, it will have to be determined whether and in which format the results of the analysis should be presented to a broader audience.»

o «Whether the document will eventually be published and in which form shall be decided by PMI.»

p «Will be compiled for PMI internal use only»

q «The existence or terms of this Agreement or any other aspect of the relationship between the Parties»

r «If at any time either Party or either Party’s Personnel is contacted by a third party, including any news organization, concerning the Services provided under this Agreement, such Party and/or such Party’s Personnel shall make no comment, notify the other Party of the third party contact, and refer the third party to such other Party and/or coordinate the information provided to the third party with such other Party.»

s «Philip Morris hat keinen Einfluss auf die Inhalte genommen»

t «Es spricht meiner Meinung nach nichts dagegen, Drittmittel von Firmen zu beziehen, die direkt von der Forschung betroffen sind, solange sowohl Transparenz der Finanzierung als auch Unabhängigkeit der Forschung gewährleistet sind.»

u «In the unlikely event that UZH is not willing to contract with PMI, IPE will take over all services described in this proposal. The staffing and project work as well as the total fee budget would be unaffected in this case.»

v L’UZH è regolarmente annoverata tra le 100 università migliori al mondo.

w «Perhaps you missed that paper when it was published in the prestigious University of Zurich Department of Economics Working Paper Series […]. Had you seen this publicly available report, you would know that […] the experts could find no evidence of a plain packaging effect.»

x «We have published all our papers in peer-reviewed journals so there’s no reason to stop here.»

y «It is crucial to thoroughly describe the regulation under consideration and other relevant policy measures in the past. If policy interventions are combined, it is desirable to disentangle the effects of each measure. As part of phase 2 we would therefore - based on PMI material and information-document regulatory interventions in order to identify significant changes to the regulatory environment in prior years, including tax and price increases as well as changes in tobacco control policies. These regulatory changes would then be coded in a way that the relevant information can be included in a statistical analysis.»

Sigla editoriale

Questa sintesi si basa sul rapporto «The studies undertaken by the University of Zurich for Philip Morris on the effect of plain packaging on smoking prevalence in Australia» scritto da Pascal Diethelm (OxySuisse).

È stato sviluppato e scritto da:
Médecine et Hygiène (gestione di progetto, redazione, edizione):
Michael Balavoine, Marion Favier, Clémentine Fitaire, Laetitia Grimaldi, Bertrand Kiefer, Sophie Lonchampt, Lucie Ménard, Joanna Szymanski, Mélissa Vuillet.

Con la partecipazione di OxySuisse:
Pascal Diethelm.

Impaginazione e illustrazioni: Adrien Bertchi
Crediti fotografici: GettyImages, AdobeStock
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